La pace fiscale 2019, insieme a tutte le altre riforme previste dalla legge di bilancio di quest’anno, farà finalmente il suo debutto ufficiale a breve, nonostante alcuni aspetti siano ancora da chiarire nel dettaglio.
Quel che è certo è che lo stralcio promesso dal governo ci sarà: le condizioni per cui questo possa avvenire sono contenute proprio nella legge di bilancio, che si è occupata tra le altre cose anche di disciplinare materie come la flat tax, il credito d’imposta e la tutela per le vittime di usura.
Con la pace fiscale 2019 molti debiti contratti in precedenza andranno ad azzerarsi: la manovra avrà quindi un effetto retroattivo e impedirà ai contribuenti la ricezione delle cartelle Equitalia.
Pace fiscale 2019: lo stralcio delle cartelle e l’annullamento dei debiti previsti dalla legge di bilancio
I punti previsti dalla pace fiscale 2019 si basano sull’annullamento totale di alcune cartelle esattoriali emesse in un certo periodo di tempo il cui importo è inferiore a una certa soglia:
- Cartelle emesse dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010
- Con un importo inferiore a 1000 €
Sono tuttavia previste anche altre sanatorie, che consistono nel saldo e stralcio cartelle, sempre a determinare condizioni. Ma esaminiamole insieme punto per punto.
L’annullamento delle cartelle
La prima e forse più sconcertante misura è quella dell’eliminazione totale dei debiti inferiori a 1000 € – le cosiddette mini-cartelle – contratti tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010. Questa misura, che potrebbe sembrare una “resa” nei confronti dell’enorme mole di credito che lo stato dovrebbe ricevere, è dovuta al fatto che, per importi così bassi, le spese per il recupero superano l’importo stesso. In un’ottica di ottimizzazione, quindi, si è pensato di rendere automaticamente nulle queste cartelle, senza che il cittadino debba fare alcunché o presentare qualche richiesta o dichiarazione. Ricordiamo che, a dispetto di quanto precedentemente annunciato, tra questi non rientrano cifre relative a multe stradali, bolli auto e tributi locali. Dato che la misura si basa su una motivazione pratica e non ideologica, non si procederà al rimborso a chi ha già pagato.
Saldo e stralcio cartelle esattoriali
Diverso è il discorso per saldo e stralcio cartelle esattoriali, che prevedono invece l’istituzione di tre diverse aliquote.
Si parla, in particolare, di tre aliquote al 16, 20 e 35%, riservate a cittadini in difficoltà economica con un reddito ISEE inferiore a 20000 €.
Questa misura della pace fiscale 2019 non faceva parte della proposta originaria, ma è stata aggiunta in un secondo momento, a seguito del maxiemendamento che si era reso necessario dopo il no dell’Unione Europea.
Grazie al saldo e stralcio della pace fiscale 2019 tutti i cittadini con un reddito inferiore a 20000 € potranno evitare sanzioni e interessi, e pagare soltanto l’importo del debito con una rateizzazione in 5 anni e interessi del 2%, che decorreranno a partire dal 1° dicembre di quest’anno.
Le aliquote
Il principio delle aliquote della pace fiscale ha un fondamento opposto a quello della flat tax, nel senso che le aliquote andranno ad applicarsi proprio in base al reddito:
- 16% con un ISEE inferiore a 8500 €;
- 20% con un ISEE compreso tra 8501 € e 12500 €;
- 35%, infine, con un ISEE tra 12501 € e 20000 €.
Per cifre superiori a 20000 €, come abbiamo visto, non sono previste agevolazioni.
Come fare
A differenza dell’annullamento delle cartelle inferiori a 1000 €, per il saldo e stralcio cartelle della pace fiscale 2019 è necessario presentare una richiesta. I dettagli della richiesta e dell’ente a cui essa deve essere presentata non sono ancora stati resi noti. La scadenza è il 30 aprile 2019, e la domanda dovrà dimostrare il possesso dei requisiti di reddito ISEE relativamente alle persone fisiche.