Tra i contenuti più interessanti introdotti dal Modello Organizzativo previsto dal D.Lgs 231/2001 merita una specifica menzione il cosiddetto Codice Etico; si tratta di un documento ufficiale dell’ente societario contenente l’insieme dei diritti, doveri e responsabilità che la società stessa assume nei confronti degli stakeholders (dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione, azionisti, ecc.).
Si potrebbe definire tale documento come una sorta di legge interna dell’azienda, volta a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti. Come tale, il Codice Etico va rispettato sia dai vertici aziendali che dai sottoposti nonché da chiunque, anche esterno, abbia rapporti professionali con l’azienda; inoltre, può prevedere delle vere e proprie sanzioni disciplinari, a seconda della gravità delle infrazioni commesse.
L’importanza assunta dal Codice Etico nella tematica della responsabilità amministrativa della società è evidente: la sua definizione rappresenta infatti, sicuramente, una precisa scelta volta ad orientare il comportamento di tutta la compagine aziendale, rimandando anche un’immagine di serietà ed austerità dello stesso ente societario.
Organismo di Vigilanza e MOG
Si è accennato poc’anzi a specifici obblighi di informazione che vanno previsti secondo il MOGC nei confronti di uno specifico Organismo di Vigilanza; si tratta di una componente caratteristica e centrale del Modello organizzativo 231, composta da un solo soggetto o collegiale, che assume un compito essenziale di vigilare e controllare l’effettiva l’osservanza del Modello da parte dei destinatari. Ogni infrazione ad una qualsiasi regola del MOG potrà e dovrà essere segnalata all’Organismo di Vigilanza e potrà dare origine a procedimenti disciplinari/sanzionatori nei confronti dell’autore della violazione.
È prevista anche, ai sensi della L. 179/17, la possibilità di effettuare segnalazioni anonime all’OdV, che è in ogni caso tenuto a tutelare la riservatezza del segnalante (cd. whistleblowing).
Oltre a questo, l’OdV deve:
- Sorvegliare e verificare periodicamente l’efficacia del Modello MOGC adottato dall’azienda;
- Ove necessario, proporre eventuali adattamenti e aggiornamenti del Modello stesso;
- Curare la formazione necessaria affinché tutti i destinatari conoscano e comprendano il MOGC;
- Gestire e dare seguito alle informazioni ricevute sul funzionamento del Modello.
Per queste ed altre motivazioni, lo strumento introdotto dal D.Lgs 231/2001 appare quanto mai necessario per ogni impresa che voglia realmente mettersi al riparo da ogni potenziale rischio.