Da quando sono stati introdotti alcuni tipi di fatturazioni elettroniche le procedure di invio, ricezione e conservazione delle fatture si sono notevolmente semplificate.
Se però fino a questo momento il sistema era in vigore soltanto per la pubblica amministrazione, con l’introduzione delle fatturazioni elettroniche tra privati le cose sono destinate a cambiare ancora una volta.
Scopriamo quindi quali sono le ultime misure previste dal governo e quali sono le novità che ci aspettano per il 2019.
Le fatturazioni elettroniche e il sistema di controllo del fisco: le novità del settore
La fattura elettronica 2019 è solo l’ultima di una serie di novità che sono state introdotte già da diversi anni. Si tratta quindi della naturale conseguenza di un percorso che ha come scopo l’eliminazione di costi e sprechi che ruotano intorno alla fattura cartacea unitamente alla possibilità di avere maggior controllo.
Di fatto con le fatturazioni elettroniche diminuiranno sensibilmente anche i casi di frode, grazie a un sistema molto più sicuro ed efficace che si affida al digitale.
Come nasce
La storia della fatturazione elettronica comincia nel 2014, quando per la prima volta viene introdotto questo concetto per quanto riguarda le fatture da e per la pubblica amministrazione. L’iniziativa nasce dalla Direttiva 2014/55/UE.
Grazie a questa misura, le fatturazioni elettroniche sono diventate l’unica possibilità per i rapporti commerciali con la PA. In seguito, la valenza di questo documento è stata estesa anche verso le imprese quotate nell’indice FTSE MIB.
La seconda tappa del processo ha inizio invece il 1° luglio 2016, quando anche i privati hanno la possibilità – non l’obbligo – di procedere con fatturazioni elettroniche.
Infine, con la Legge di Bilancio 2018, viene introdotto l’obbligo della fattura elettronica sia tra soggetti con partita IVA, sia tra questi e i consumatori finali. La scadenza è fissata per il 1° gennaio 2019: a partire da quella data, per la commercializzazione di beni e servizi sarà obbligatorio utilizzare il sistema elettronico già in vigore per le pubbliche amministrazioni.
Dal 1° luglio 2018, però, è già in vigore l’obbligo per le fatture di benzina e gasolio (per i possessori di partita Iva), mentre dal 1° settembre per il tax free, ossia per viaggiatori extra UE con una spesa al di sopra di 150 € più Iva.
Gli strumenti
Per le fatturazioni elettroniche ritroviamo strumenti con cui i possessori di partiva Iva hanno già imparato a familiarizzare.La trasmissione dal fornitore al cliente della fattura deve infatti passare attraverso il SDI, ossia il sistema di interscambio, già utilizzato per il controllo dei conti correnti.