Ditta individuale, società per azioni, società a responsabilità limitata, snc… tutte queste sigle ti confondono? Si tratta di definizioni che classificano i diversi tipi di forma giuridica che un’impresa può assumere.
A volte può essere difficile destreggiarsi tra tasse, diritti e doveri. Abbiamo quindi deciso di fare un breve viaggio attraverso queste forme societarie, per illustrarne vizi e virtù e aiutarti così a decidere quale sia la strada migliore da prendere per te e per la tua impresa.
I pregi e difetti della ditta individuale e come capire se è quello che fa per te e per la tua impresa
La ditta individuale, definita anche impresa individuale, è sempre stata la forma giuridica più semplice per costituire un’impresa, è infatti la forma più comune adottata nel nostro Paese. Presenta diversi vantaggi a livello di gestione che l’hanno resa, per molti anni, la preferita.
Come funziona
La ditta individuale, come la stessa denominazione suggerisce, è una forma giuridica costituita in maniera individuale, e quindi dal solo imprenditore. Ciò significa che è lui a essere l’unico responsabile di tutti i rischi che possono presentarsi, così come a godere degli utili.
Potremmo definire la ditta individuale non come un’impresa a sé stante, ma piuttosto come una parte della vita dell’imprenditore, ossia quella professionale.
Con questa organizzazione non c’è infatti una vera distinzione tra vita privata e professionale: l’imprenditore è responsabile con il suo patrimonio delle perdite dell’azienda, e allo stesso modo i creditori possono rifarsi sul patrimonio personale dell’imprenditore (tranne che in alcuni casi specifici come la stipulazione di un patto di famiglia).
Inoltre, anche se si parla di individuo, la ditta individuale può essere costituita anche da due o più persone, nel caso in cui si tratti di una coppia di coniugi o di una famiglia. Nel caso di due coniugi, le condizioni per la realizzazione della ditta individuale sono:
- La sua costituzione dopo il matrimonio
- Un regime di comunione dei beni
- Una eguale divisione dei poteri all’interno dell’impresa.
Nel caso di una famiglia, invece, possono partecipare alla gestione parenti fino al terzo grado.
Cosa fare
Tutto quello che dovrai fare è infatti iscriverti alla Camera di Commercio al Registro delle Imprese
La legge ti inquadrerà come imprenditore commerciale o piccolo imprenditore, e a seconda di questa definizione potrai iscriverti nella sezione ordinaria o speciale.
La comunicazione di avvio d’impresa viene fatta in via telematica. Con il sistema ComUnica potrai in una sola volta richiedere l’attribuzione della partita Iva all’Agenzia delle Entrate, iscriverti al registro delle imprese e assolvere gli adempimenti Inps e Inail.
Ecco fatto!
I pro
Veniamo ora alla parte interessante. Quali sono i vantaggi della costituzione di una ditta individuale?
Al primo posto potremmo forse collocare l’autonomia decisionale. Essendo il solo responsabile, infatti, non dovrai sottoporre le tue decisioni a nessuno.
Un altro vantaggio sono sicuramente i costi di gestione ridotti, grazie alla gestione semplificata. Allo stesso modo, si hanno anche delle possibilità di accedere a diverse fonti di finanziamento.
Inoltre, per costituire una ditta individuale non è necessario un capitale minimo iniziale, né un atto del notaio. Non sono obbligatori nemmeno i bilanci annuali, anche se noi te li consigliamo comunque!