Il Decreto Liquidità (DPCM 8 aprile 2020 nr. 23) ha posto in essere una serie di misure a supporto di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.
Se stai leggendo questo articolo, probabilmente ti trovi nella necessità di richiedere un finanziamento alla tua banca per far fronte alla crisi di liquidità che la tua azienda ha subito in conseguenza dello stop dell’attività, o magari semplicemente per avere l’opportunità di ripartire.
Innanzitutto desideriamo dirti che ce la farai. Comprendiamo perfettamente le difficoltà che stai attraversando, e siamo qui anche per aiutarti a superarle al meglio. Sei nel posto giusto: ti illustreremo come e quanto richiedere alle banche, a quali importi garantiti dallo Stato puoi accedere e quali documenti presentare.
Come e quanto richiedere alle banche: conosci te stesso per non sbagliare
Sei pronto ad affacciarti presso il tuo istituto di credito di fiducia per richiedere il finanziamento. Ma su quale importo è meglio orientarti? Al di là dei parametri imposti dal decreto liquidità, che vedremo tra un attimo, vi sono infatti scelte strategiche sulle quali devi assolutamente riflettere: meglio mantenersi prudenti o “osare” un po’ di più, approfittando delle garanzie e dei tassi di interesse “agevolati”?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma tutto dipende dalle tue reali necessità. Una cosa però è certa: ora più che mai è fondamentale agire con prudenza per evitare di compiere il passo più lungo della gamba.
La banca ti concederà una sola occasione, pertanto è della massima importanza presentare una domanda che sia perfetta sotto ogni aspetto:
- dal punto di vista formale, in quanto deve essere corredata da tutti i documenti necessari;
- dal punto di vista sostanziale, in quanto deve offrire un quadro esaustivo e preciso della tua reale ed effettiva capacità di indebitamento e, quindi, della tua affidabilità dal punto di vista debitorio.
Dunque ti sconsigliamo le improvvisazioni ed il fai-da-te.
La mossa vincente è quella di farti assistere da esperti in analisi finanziaria, gestione di liquidità aziendale e consulenza direzionale. Insieme sarà possibile valutare il tuo effettivo fabbisogno creditizio, al fine di evitare sovra-indebitamenti che possano rovinare il tuo rating aziendale.
Ma entriamo nel dettaglio di quanti soldi potrai chiedere alla tua banca e come chiederli.
Decreto Liquidità: come chiedere il finanziamento
Le richieste di finanziamenti presentate alle banche da parte delle imprese, com’era ampiamente prevedibile, sono già moltissime. Segno che il bisogno di liquidità per le Pmi è realmente molto elevato.
Gli istituti di credito si stanno organizzando per evaderle ma, nonostante le garanzie, i tempi appaiano piuttosto lunghi.
È bene infatti evidenziare che sono sempre necessarie una fase di istruttoria interna e una delibera da parte della banca, per cui occorre prepararti al meglio, soprattutto laddove intendi richiedere un finanziamento di importo più elevato.
Il primo passo, infatti, è comprendere esattamente di quanti soldi hai realmente bisogno, soprattutto perché stiamo parlando di un debito che come tale andrà restituito. Passi affrettati, poco ponderati e che non tengano in conto la reale capacità di indebitamento della tua azienda rischiano di risultare una mossa azzardata e controproducente.
Ecco perché la strategia migliore è quella di affidarsi a consulenti preparati e professionali, che sapranno indirizzarti sulle scelte migliori ed accompagnarti nella costruzione del piano da presentare alla banca; così da avere maggiori chance che la tua richiesta venga accolta e a condizioni più favorevoli.
Per semplificare meglio i concetti, esaminiamo quindi come richiedere il finanziamento a seconda degli scaglioni di importo.
Come chiedere il finanziamento di importo contenuto entro i 25.000 euro
In questi casi, la procedura è notevolmente semplificata.
Occorrerà semplicemente compilare un modello di domanda che potrai anche comodamente scaricare sul nostro sito, cliccando su questo link.
Ogni banca si sta organizzando al suo interno su come evadere le pratiche, ma in genere non è necessario recarti fisicamente in filiale; occorre semplicemente presentare per via telematica i seguenti documenti:
- la domanda di accesso al Fondo di garanzia, redatta secondo il modulo che puoi trovare sul nostro sito con i relativi allegati;
- la domanda di finanziamento da presentare alla banca, secondo i vari format predisposti da ogni Istituto di credito;
- copia del documento d’identità;
- ultimo bilancio depositato, ancorché non approvato, relativo al 2019 oppure ultimo modello unico certificato disponibile o autocertificazione per le imprese nate dopo l’1 gennaio 2019;
- partita IVA/codice fiscale e denominazione del richiedente
- iscrizione all’albo o all’ordine professionale, se sei un libero professionista.
Come chiedere il finanziamento di importo superiore ai 25.000 euro
Ove la necessità finanziaria della tua impresa superi il limite dei 25.000 euro, se la tua azienda fattura fino a 3,2 milioni di euro puoi accedere al finanziamento fino ad € 800.000 o anche di importo superiore.
In tal caso, oltre a tutta la documentazione da esibire già vista prima, occorre altresì presentare alla banca adeguate informazioni, in particolare relative:
- alla tesoreria di breve periodo (per far comprendere alla singola banca il tuo fabbisogno finanziario);
- all’impatto che il Covid-19 ha avuto sul tuo business: sarà infatti necessaria un’autocertificazione che attesti di aver subito dei danni dall’epidemia);
- ad un’autocertificazione che attesti il particolare fabbisogno per costi di del capitale di esercizio e per costi di investimento nei successivi 18 mesi (nel caso di piccole e medie imprese) e nei successivi 12 mesi (nel caso di MID Cap);
- ai documenti di bilancio necessari per definire la congruità del finanziamento rispetto ai ricavi prodotti dalla tua azienda.
E’ infatti fondamentale spiegare alla banca quali siano i programmi della tua azienda e le linee guida del piano di ripresa nel medio periodo. Maggiori sono le informazioni, più lunga potrà essere la scadenza del finanziamento. Potrebbe ad esempio essere necessario presentare un piano industriale e finanziario laddove le condizioni economiche e finanziarie della tua impresa non fossero rosee già prima dell’emergenza Covid-19 e, quindi, tu abbia ad esempio bisogno di richiedere nuove moratorie.
La procedura, come puoi vedere, è piuttosto complessa: in questa fase è fondamentale non commettere errori.
Decreto liquidità: quanto si può richiedere alle banche
L’importo del finanziamento richiedibile va, come abbiamo visto, valutato caso per caso, a seconda delle tue effettive necessità.
Valgono comunque in generale le seguenti regole:
- Finanziamenti fino a 25.000 euro (per PMI, artigiani, liberi professionisti): l’importo richiedibile non deve essere superiore al 25% del fatturato o del volume d’affari (come risultante dall’ultimo bilancio depositato o modello unico certificato disponibile, da autocertificazione per le imprese nate dopo il 1/1/19. In questo caso la garanzia di MCC coprirà il 100% del finanziamento;
- Finanziamenti fino ad 800.000 euro (per PMI con fatturato fino a 3,2 milioni di euro): l’importo richiedibile non deve essere superiore al 25% del fatturato 2019. In questo caso la garanzia di MCC coprirà il 90% del finanziamento, che può arrivare al 100% con l’intervento di un Cofidi;
- Finanziamenti fino a 5 milioni di euro (per PMI e MID Cap fino a 499 dipendenti): l’importo in tal caso non potrà essere superiore ad uno dei seguenti parametri, alternativi tra loro:
- Il 25% del tuo fatturato 2019;
- Il doppio della spesa salariale annua (compresi gli oneri sociali ed il costo del personale che lavora nella tua impresa ma che figura formalmente nel libro paga dei subcontraenti) per il 2019 o per l’ultimo anni disponibile;
- Il fabbisogno per costi del capitale di esercizio e per costi di investimento nei successivi 18 mesi (nel caso di piccole e medie imprese) e nei successivi 12 mesi (nel caso di MID Cap).
Decreto liquidità: conclusioni
In questo delicatissimo momento, occorre studiare con precisione quasi chirurgica le strategie da adottare e i passi da compiere.
Le banche non daranno una seconda opportunità: la partita si gioca in un unico tempo, per cui occorre arrivare preparatissimi al match. Il fai-da-te non è la soluzione migliore: troppe variabili da considerare, troppi rischi da valutare. Il risultato potrebbe essere un gran pasticcio, perdente già in partenza.
Affidati con fiducia a chi vi saprà starti accanto per aiutarti ad effettuare un’analisi realistica ed altamente settorializzata della tua effettiva capacità finanziaria, aiutandoti a pianificare il futuro per presentarti al meglio all’appuntamento con la tua banca.
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