La contabilità aziendale è una funzione, che può essere gestita sia all’interno di un’attività che all’esterno, e si occupa di registrare tutti gli eventi economici.
Nella nostra società la moneta sonante è alla base di tutte le transazioni: tenere traccia e gestire queste azioni è fondamentale per ognuno di noi, dalla multinazionale al singolo individuo, sia nella sfera professionale che in quella privata.
La contabilità aziendale per le pmi: un timone per la gestione e il tracciamento delle transazioni
Ti è mai capitato di vedere un telefilm americano con protagonisti dei teenager? Avrai notato che a scuola, nella maggior parte dei casi, frequentano delle lezioni di economia domestica.
Questa disciplina è praticamente sconosciuta in Italia, eppure è importantissima per dare degli strumenti basilari ai giovani che si troveranno a breve a gestire autonomamente le proprie finanze.
La contabilità potrà anche sembrare noiosa, ma resta fondamentale per tutti. Questo è ancor più vero per le imprese, nelle quali la contabilità aziendale ha un ruolo fondamentale per tenere traccia dei movimenti e stilare il bilancio finale.
Se nelle grandi aziende la contabilità aziendale può arrivare a impiegare anche decine di persone, nel caso delle ditte individuali o comunque delle piccole e medie imprese la situazione è sicuramente diversa.
L’imprenditore, infatti, molto spesso non ha le risorse necessarie per permettersi uno stipendio in più ma, di contro, non può nemmeno occuparsi da solo di un compito molto impegnativo quale la contabilità, con un notevole impiego di tempo e di competenze, rendendo quindi necessario affidarsi ad un professionista esterno.
Poiché il commercio è una pratica operata dall’uomo da centinaia e centinaia di anni, la stessa contabilità ha una storia molto antica. Già nel XV secolo si ritrovano infatti tracce della cosiddetta “partita semplice”!
Questa consisteva in un semplice elenco di tutte le voci di entrata e di uscita, senza alcuna relazione tra loro. Solo diversi anni dopo si arrivò a concepire la partita doppia, ossia un registro su cui venivano elencate separatamente le entrate e le uscite, permettendo di sommarle e verificare se c’era stato un guadagno o invece una perdita a fine anno.
L’evoluzione della disciplina
Oggi, ovviamente, le cose sono molto diverse. Esistono corsi di studi, strumentazioni e software che hanno reso la gestione della contabilità aziendale molto più semplice. D’altra parte, si sono moltiplicate anche le voci, e tra leasing, finanziamenti, crediti e quant’altro stare al passo è sempre più difficile.
La disciplina della contabilità si è quindi a sua volta divisa in diverse tipologie, come la contabilità ordinaria e semplificata, la contabilità generale, la contabilità analitica ecc, rendendo la figura del contabile sempre più di rilievo in azienda. Ovviamente, i diversi tipi di contabilità aziendale andranno a interessare alcune imprese piuttosto che altre:
Contabilità mercantile e industriale
Questa primo tipo di distinzione non riguarda il tipo di attività di un’impresa, ma piuttosto le relazioni che questa ha con l’esterno.
- Si parla quindi di contabilità mercantile quando si prendono in considerazione le transazioni che l’impresa nel suo complesso ha con altri soggetti. Clienti, fornitori ecc. dividono le transazioni tra in entrata e in uscita.
- Con contabilità industriale si intende invece quella che riguarda i processi interni all’azienda, ad esempio la “sottrazione” di materia prima e la sua trasformazione in prodotto finito. In tal caso avremo, ad esempio, 1 kg in uscita di legno e 1 scrivania in entrata.
Contabilità generale e analitica
Si tratta della naturale conseguenza della prima distinzione, e quindi della registrazione dei processi che li riguardano.
La contabilità generale sarà quindi la somma delle operazioni da e verso l’esterno, mentre la contabilità analitica interessa invece soltanto la gestione interna.
Acquisti e vendite saranno quindi parte della contabilità generale, mentre il valore della materia prima e quello del prodotto finito apparterranno alla contabilità analitica.
Contabilità ordinaria e semplificata
La distinzione più conosciuta è però quella tra contabilità ordinaria e semplificata, che interessa invece proprio il tipo di attività che l’impresa pone in essere.
Con la definizione di contabilità ordinaria si intende la registrazione e la gestione di tutte le attività economiche, comprese quelle finanziarie.
Oltre alle entrate e uscite di acquisti e vendite, quindi, vengono prese in considerazione anche carte di credito, rapporti con le banche e transazioni in contanti (se qualcuno ancora li utilizza!)
La contabilità semplificata invece, come anticipato, riguarda soltanto le entrate e le uscite riguardanti la merce/il servizio, quindi, sostanzialmente, vendite e acquisti.
Che tipo di contabilità dovrebbe avere la mia impresa?
Questa domanda non ha una risposta immediata. Dipende infatti da tutta una serie di fattori, tra cui, soltanto a titolo esemplificativo, la forma giuridica scelta, l’iscrizione a determinati registri e il superamento di certe soglie di reddito.
In linea generale, è facilmente intuibile come le grandi realtà, nella gestione della contabilità aziendale debbano adottare la contabilità ordinaria, essendo soggette a obblighi più stringenti. Le pmi invece, così come le ditte individuali e le società di persone, possono adottare il regime di contabilità semplificata, nel caso in cui i fatturati della loro attività non superino un certo ammontare definito dalla legge.
Il fenomeno è comunque regolato dalla legge, per ultima il decreto del 24 maggio 2018.
Come faccio a gestire la mia contabilità?
Mandare avanti un’attività è difficile: sono richieste doti imprenditoriali, intuizione, pazienza e anche un pizzico di fortuna.
Tutto questo, però, non serve a nulla se la gestione è a regola d’arte. E ciò può avvenire solo facendo affidamento su professionisti che siano in grado di indirizzarti al meglio sulle azioni da intraprendere.
La contabilità aziendale è un po’ come uno storico della tua azienda e, come ben sai, tenere traccia delle proprie attività è importantissimo. Consente di analizzare il passato e confrontarlo con il presente, per poi poter fare previsioni sul futuro.
Perché un anno è andato male, o comunque peggio rispetto all’anno precedente, e cosa possono fare per rimediare?
Con la contabilità aziendale è possibile fare le dovute analisi per capire le cause di un bilancio negativo e non commettere più gli stessi errori.
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