Quello del passaggio generazionale azienda è un momento delicatissimo per ogni business familiare. Le conseguenze e le ripercussioni sono importanti e numerose per tutti gli attori coinvolti. I “patriarchi”, le “nuove leve” e anche i consumatori sono parte del processo.
Oggi ti spiegherò come effettuare un passaggio generazionale azienda senza traumi e che fili liscio come l’olio. Come se non fosse mai accaduto!
Passaggio generazionale azienda: un cambiamento epocale che non deve sembrar tale
L’Italia è un paese la cui economia è fondata prevalentemente sulle piccole e medie imprese. Di queste, il 70% è di proprietà familiare, e molto spesso ciò coincide anche con la gestione delle stesse.
Queste PMI sono nate in gran numero durante il boom economico quando, alla fine della guerra, il miglioramento delle condizioni economiche ha consentito ai giovani di fondare la propria attività imprenditoriale con successo.
Un successo ampio, tanto che le imprese familiari sono appunto diventate in breve tempo il motore dell’economia italiana. Tanto che è nato un filone di studi, chiamato Family Business, che si occupa proprio di studiare le dinamiche delle imprese familiari.
Con il passare degli anni, questi giovani imprenditori sono cresciuti e diventati uomini esperti e navigati. Le famiglie che si sono formate sono diventate parte integrante dell’impresa stessa, partecipando alle gioie e ai dolori.
I bambini sono cresciuti nell’azienda del papà (oggi, per fortuna, anche della mamma!), vivendola un po’ come una seconda casa.
E, come nella famosa frase del Re Leone, sentendosi dire “Un giorno tutto questo sarà tuo”.
Non so se tutti i bambini hanno il desiderio di seguire le orme dei genitori e portare avanti l’azienda di famiglia, ma per quelli che desiderano farlo, spesso il processo non è così facile.
Le aziende familiari richiedono tutte, prima o poi, un ricambio generazionale. Tuttavia, per innumerevoli fattori, questa operazione è spesso difficoltosa, tanto da sembrare impossibile.
Secondo un recente studio promosso da Aidaf (Associazione italiana delle aziende familiari), Unicredit e Bocconi, il 25% delle aziende familiari è guidato da leader con più di 70 anni.
Leggi il codice di autodisciplina dell’Aidaf per le PMI familiari
Cos’è un passaggio generazionale
Non si tratta di qualcosa di automatico e definito. Se il ricambio generazionale non viene svolto con cura e preparato nei minimi dettagli, potrebbe portare addirittura al fallimento dell’azienda!
Il passaggio generazionale impresa familiare coinvolge infatti una serie di ruoli che vanno oltre la semplice dinamica padre/figlio. Esistono molto spesso anche manager, CdA, amministratori, fornitori, clienti e altri ancora.
L’azienda, per quanto possa essere ben amministrata, non è una semplice macchina ma è al contrario formata da persone. Ognuna con i suoi pregi e difetti, la sua visione del mondo, i suoi desideri e aspirazioni.
E se è difficile conciliare diversi punti di vista all’interno di un consiglio di amministrazione, pensa quanto può esserlo passando il testimone del comando! Oltre a ciò, anche l’intero mondo esterno è formato da persone con cui avere a che fare e con cui stabilire rapporti umani.
Oggi con il termine aziende familiari si indicano non solo le PMI, ma anche realtà internazionali con centinaia di dipendenti che per una serie di fattori non hanno voluto modificare la loro conformazione giuridica.
Le PMI restano, però, la maggioranza delle aziende familiari, e richiedono un passaggio generazionale azienda che tenga conto delle dinamiche e dei rapporti dei loro membri.
Sembra, infatti, che ben poche imprese arrivino sane e salve oltre il terzo ricambio generazionale. Cosa significa ciò? Significa che il passaggio generazionale azienda viene spesso preso sottogamba dall’impresa stessa, che non ha i mezzi e le conoscenze per rendere questo processo fluido e senza conseguenze.
Ma cos’è un passaggio generazionale azienda? Possiamo definirlo come un trasferimento di capitali, di competenze e di doveri da una generazione a quella successiva. Non si tratta dunque di un avvenimento unico, ma di un processo che ha una certa durata e richiede diverse fasi di assestamento.
I fattori da considerare
Bisogna tenere conto innanzitutto della disposizione al passaggio generazionale azienda sia da parte della vecchia generazione che della nuova.
Gli imprenditori, dopo aver lavorato duramente per una vita e aver raggiunto tanti risultati soddisfacenti, possono essere restii a lasciare tutto nelle mani dei figli o nipoti, per via della loro inesperienza. Per questo è necessario valutare attentamente la fattibilità del passaggio e l’effettiva volontà di lasciare/prendere il “comando”.
D’altra parte, i giovani possono non voler affatto proseguire la carriera del padre, o proseguirla apportando cambiamenti radicali difficili da accettare.
Non starò qui ad analizzare le aree di conflitto che possono presentarsi tra le due generazioni. La differenza nella visione del mondo è cambiata talmente tanto in questi anni, a causa della storia, della politica, della tecnologia e di molto altro, da rendere quest’analisi estremamente lunga.
Un intervento per mediare
Quello che è importante capire è che è necessaria una figura di mediazione tra le diverse parti, in grado di passare oltre gli interessi e le visioni singole, per salvaguardare il bene dell’azienda.
Questa mediazione è svolta da appositi consulenti aziendali, preparati nel campo e in grado di seguire un processo virtuoso in ogni suo step.
Una situazione delicatissima, in cui è necessario intervenire in maniera graduale, secondo un’analisi preliminarmente svolta.
La fretta di attuare il processo è la causa principale della creazione di disaccordi tra le parti. Con una gestione mirata è possibile eliminare questi ostacoli e trasformare il passaggio generazionale azienda da crisi a opportunità.
Proprio così: non bisogna vedere questo momento come un passaggio obbligato dettato dal tempo, rischioso e pericoloso.
Un passaggio generazionale azienda è invece un momento per intraprendere un percorso di crescita, eliminare le lacune e apportare i cambiamenti necessari dettati dall’avanzare del tempo.
Non avere paura, perché il passaggio generazionale azienda è un passaggio di testimone, una dimostrazione di fiducia e soprattutto rappresenta l’arrivo del meritato riposo dopo anni e anni di duro lavoro!
Affidati a dei professionisti, che saranno in grado di mettere in piedi questo processo al posto tuo.
Un buon passaggio generazionale azienda richiede diversi step: in primo luogo un’analisi completa della situazione, che tenga conto di andamento del business, modalità di gestione, progetti a medio e lungo termine, storico degli anni precedenti.
In secondo luogo, verrà stilato un piano di consulenza strategica, grazie alle competenze incrociate di diversi settori.
Infine, il passaggio viene svolto in maniera graduale, tramite un periodo di affiancamento delle due generazioni e un trasferimento di conoscenze da parte del consulente. I risultati vengono poi analizzati per testare l’efficacia delle performance.
Una metodologia collaudata
La sensibilità del tuo consulente aziendale sarà quella di progettare una soluzione personalizzata per il tuo business. Perché la tua storia e quella della tua azienda sono uniche.
Bisogna rispettare entrambe e studiare insieme un percorso che soddisfi tutti e che abbia come obiettivo finale un miglioramento della gestione dell’azienda.
Anche se gli affari vanno bene, infatti, c’è sempre un margine di miglioramento!