Tax planning, uno strumento molto utile e di grandissimo aiuto per le piccole e medie imprese
Analisi
Intervento
Sviluppo strategia
Risultato
L’imprenditore, specialmente nel caso delle ditte individuali, nelle società di persone o comunque nelle piccole aziende, si assume la responsabilità dell’andamento dell’azienda stessa.
Durante l’anno finanziario l’imprenditore si trova inevitabilmente ad affrontare delle spese che possono essere divise tra fisse e variabili. Sebbene in genere le prime siano più consistenti e preventivate, a volte le seconde possono arrivare a incidere anche in maniera significativa sul bilancio finale.
Questo può accadere anche con le tasse. Il carico contributivo varia infatti con il variare degli utili, degli imponibili, più tutta un’altra serie di fattori. Tuttavia, il contributo versato in base ai guadagni ricavati è percepito dalle piccole e medie imprese in maniera estremamente negativa, specie se l’utile fiscale non corrisponde alla cassa reale, ancor più se inaspettatamente aumentato rispetto all’anno precedente.
Esiste però un modo per non incorrere più in pagamenti del tutto inaspettati. La disciplina che ha dato una risposta a questa problematica si chiama tax planning.
Il tax planning consiste sostanzialmente in una pianificazione finanziaria attenta, che ha come obiettivo quello appunto di stilare un piano annuale per ottimizzare il carico fiscale. Al contrario dell’evasione fiscale che consiste nel violare la legge, e diversamente dall’elusione che, pur essendo al limite della legalità, ha comunque il semplice scopo di pagare meno tasse, il tax planning è una metodologia che non può essere perseguita in quanto del tutto legale e con legittimi intenti.
Non si tratta dunque di sotterfugi ma di semplice pianificazione finanziaria.
Le fasi
Il punto di partenza per il tax planning è innanzitutto lo studio dello storico. Compito del consulente finanziario è quindi quello di effettuare un’analisi dell’imposizione fiscale dell’anno precedente. Da qui, la disciplina del tax planning si occupa di prevedere ciò che ci aspetta per l’anno successivo.
In secondo luogo, il tax planning si serve di una serie di strumenti per stilare un piano che permetta di migliorare la propria posizione. Tra questi un ruolo di primo piano riveste il controllo di gestione, ma anche la liquidità fiscale.
Principalmente, il tax planning è uno strumento preziosissimo ma la problematica principale è legata al fatto che l’imprenditore non è a conoscenza di questa possibilità.
Il commercialista o il consulente finanziario dovrebbe essere una risorsa su cui l’imprenditore fa affidamento. Suo compito è quindi quello di guidarlo attraverso l’intricata rete della fiscalità italiana e offrirgli i migliori strumenti e le migliori soluzioni. Attraverso il tax planning è possibile avere una previsione delle tasse da pagare, senza aspettare l’incontro del commercialista nel buio più totale.
Altro pregio del tax planning è quello di poter prevedere, attraverso una pianificazione finanziaria, l’importo dovuto al fisco e avere coscienza di dover avere a disposizione quelle risorse. Senza il minimo indizio dell’ammontare, infatti, l’imprenditore potrebbe essere portato a spendere più del dovuto e a non avere poi le risorse sufficienti per svolgere la sua parte con il fisco, generando una serie di problemi a catena, come quello di scegliere da dove prelevare la somma necessaria.
Ecco perché tra i servizi offerti da Andrew & Sax Advisor rientra proprio un attento tax planning, che tiene conto dell’identità e delle caratteristiche dell’impresa, delle previsioni di guadagno, del tipo di attività svolta e molto altro ancora, in modo da fornire all’imprenditore una base che funga anche da metro di giudizio per tutte le spese da affrontare nell’anno a venire.