Tutela del patrimonio: come mettere al sicuro la ricchezza prodotta

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Tutela del patrimonio

Tutela del patrimonio

La tutela del patrimonio è una misura che tutti gli imprenditori, presto o tardi nella vita, dovrebbero adottare.

Nel momento in cui decidi di aprire un’attività imprenditoriale, indipendentemente dal regime patrimoniale scelto, avrai pensato: “Ma se qualcosa va storto, cosa ne sarà dei miei soldi?”

Ecco, la tutela del patrimonio mira proprio a risolvere queste preoccupazioni. Vediamo quindi cosa puoi fare per tutelare te stesso, la tua impresa e il tuo patrimonio da “aggressioni” esterne e interne.

Tutela del patrimonio: come mettere al sicuro la ricchezza prodotta dalla tua azienda e i tuoi risparmi per l’avvenire

Parto subito dicendo che non dovrai inventarti degli escamotage particolari: la tutela del patrimonio è prevista dalla legge.

La norma da cui partire per l’interpretazione delle disposizioni del legislatore è l’articolo 2740 del nostro Codice Civile.

Questo testo sancisce che il debitore, in questo caso l’imprenditore, risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.

Ahi, ahi. Sembra che le cose non si mettano bene per la tutela del patrimonio. Ma proseguiamo.

Lo stesso articolo dice infatti, più avanti, che le limitazioni della responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge.

Cosa significa? Innanzitutto che delle limitazioni, quindi qualche forma di tutela del patrimonio, esistono. Tuttavia, queste limitazioni sono strettamente definite dalla legge stessa, e non affidate alla volontà del singolo imprenditore.

Ciò implica la volontà da parte della legge di porre un freno all’utilizzo sconsiderato e in alcuni casi malizioso della limitazione di responsabilità. Qual è il freno? Si parla esplicitamente, al riguardo, di interessi meritevoli di tutela più importanti delle pretese avanzate. Più avanti ti spiegherò di cosa si tratta.

Perché?

Il meccanismo su cui si fonda lo strumento della tutela patrimoniale è quello della prevenzione. Niente di più semplice: è qualcosa che fa parte della nostra vita quotidiana, e che riguarda diversi campi: salute, lavoro, la nostra stessa mentalità ne è influenzata. E, ovviamente, i nostri risparmi.

La tutela del patrimonio può essere applicabile non solo per gli imprenditori, ma anche per i lavoratori dipendenti. Gli imprevisti, infatti, possono capitare a tutti, e dilapidare il patrimonio o vederselo sottratto succede anche a chi percepisce uno stipendio.

E a quel punto non potrai fare altro che accettare la situazione. Se, invece, hai avuto la lungimiranza di ricorrere a strumenti per la tutela patrimonio non avrai di che preoccuparti.

tutela del patrimonio

Come?

Per spiegarvi come funziona la tutela del patrimonio ricorrerò a un esempio che mi piace molto: quello dell’automobile (se non sai di cosa sto parlando clicca qui).

Anche utilizzando un’auto per i nostri spostamenti o per svago andiamo incontro a diversi tipi di rischi, e cosa facciamo per prevenire questi rischi ed evitare di spendere migliaia di euro di danni?

L’assicurazione.

Il principio è esattamente lo stesso, l’unica differenza è che, mentre per gli automobilisti l’assicurazione è obbligatoria, per l’imprenditore le misure di tutela del patrimonio non lo sono, ma servono ugualmente.

Del resto, anche altre assicurazioni non sono obbligatorie ma sono largamente diffuse: quella sugli infortuni, sulla vita, sulla casa e anche sugli animali domestici.

In effetti, esiste anche una vera e propria assicurazione sul patrimonio, come ad esempio quella di Lloyd’s   o AIG. Questa polizza tutela non solo il patrimonio in sé, ma anche le spese sostenute per la sua difesa in caso di contenziosi.

Una forma di tutela del patrimonio rivolta in maniera particolare agli amministratori e titolari di imprese, che possono trovarsi nel corso della loro attività imprenditoriale a fronteggiare “minacce” all’impresa stessa e al patrimonio personale.

Queste misure prevedono garanzie di responsabilità civile personale e oggettiva, rimborso alla società, costi di indagine, spese per il ripristino della reputazione e rappresentazione in società partecipate.

Proprio come per le assicurazioni delle automobili, anche queste prevedono franchigie, premi e massimali.

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Quando?

Questo è probabilmente il punto critico, quello su cui insisto di più con i miei clienti, che non sono a volte consapevoli del rischio del corrono. La tutela del patrimonio è una misura preventiva, e come tale deve essere posta in essere primache si possano presentare delle criticità.

Il che vuol dire, quando tutto va bene e non si presenta alcun problema all’orizzonte. Intervenire dopo non serve a nulla, perché non si ha il tempo necessario di implementare le misure.

È proprio per questo che la tutela del patrimonio non è una cosa che molti imprenditori richiedono spontaneamente. È un processo invece in cui i professionisti devono essere guidati, per comprendere al meglio i rischi e le potenzialità a disposizione.

Cosa si fa?

Non è facile dare una risposta univoca a questa domanda. Sono possibili molteplici soluzioni, ognuna con i suoi pregi e suoi difetti. Per ora mi limiterò a elencarle e descriverle brevemente, ma nelle prossime settimane farò un approfondimento su ognuna di esse, in modo da capire quale sia quella giusta per te.

Ognuna infatti può essere più conveniente a seconda del tuo regime patrimoniale, della tua situazione familiare, del tipo di attività e molti altri fattori che contribuiscono a influenzare la situazione generale.

Fondo patrimoniale

Una prima soluzione è quella del fondo patrimoniale. Si tratta della misura probabilmente più diffusa, per via dello scopo che mira a ottenere. Consiste essenzialmente nel riservare una parte del proprio patrimonio a uno scopo specifico, ossia quello di far fronte ai bisogni della famiglia. Un vincolo, quindi, che si può porre solo su alcuni tipi di beni, ossia quelli immobili e quelli relativi ai titoli di credito.

Trattandosi di un vincolo destinato ai bisogni della famiglia, esso può essere contratto solo da due coniugi. Restano escluse le coppie di fatto, mostrando così un notevole ritardo di adeguamento da parte del legislatore.

Anche qui esistono delle eccezioni all’intoccabilità di questi beni, che vi spiegherò quando tratteremo nel dettaglio questo strumento.

TrustTutela del patrimonio

Anche il trust è uno strumento molto valido. Di fatto, potrebbe sembrare esattamente identico al fondo patrimoniale, poiché si tratta della destinazione di una parte dei beni a un determinato uso/scopo.

La differenza, però, sta nel fatto che il fondo patrimoniale si riferisce esplicitamente al sopperire ai bisogni della famiglia, mentre nel trust si parla genericamente di interessi tali da meritare questo tipo di tutela. Anche qui esistono numerose specifiche e dettagli, su cui indagheremo in seguito.

Patto di famiglia

Rientra nel novero della tutela del patrimonio anche un altro strumento che è quello del patto di famiglia. In questo caso, però, si tratta di un diverso tipo di tutela, riferito non tanto al patrimonio quanto all’attività.

Con il patto di famiglia si dispone infatti il trasferimento del business alla successiva generazione. Un contratto vero e proprio, quindi, che mira a tutelare tutte le parti coinvolte.

Tutte queste possibilità sono ovviamente molto utili per tutti gli imprenditori che posseggono un’azienda a conduzione familiare, che in Italia resta ancora la principale forma di organizzazione.

Tu eri a conoscenza di questi strumenti? Se vuoi saperne di più su come tutelare il tuo patrimonio contattaci, possiamo offrirti la nostra consulenza!

Vito De Giglio

Area Fiscale


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